Iacopino ritira le dimissioni
Enzo Iacopino, accogliendo l'invito del presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, ha ritirato le dimissioni da segretario che aveva presentato il 26 settembre scorso. "Un gesto di orgoglio, la conferma delle mie dimissioni, - scrive Iacopino in una lettera al presidente Del Boca - suonerebbe come la prova di una insensibilit… che Š patrimonio di altri, di quanti vivono tutto pensando a strategie pseudo politiche, disegnando il lavoro per l'Ordine in modo da farlo coincidere con le loro ambizioni e la loro vanit… personali. Ho della vita e del senso del dovere un'altra visione. Quella mancanza di collegialit… che, in momenti delicati, non c'‚ sempre stata Š, ora, superata, dall'impegno di tutti, a partire da me, ad un confronto sistematico tra i nove che fanno parte dell'Esecutivo dell'Ordine. Ed Š rafforzata dalla dichiarata condivisione del desiderio di coinvolgere pienamente, sollecitando contributi, tutti i membri del Consiglio nazionale. Sono convinto che ci sia, che c'‚ la possibilit… di continuare a lavorare insieme nell'interesse dell'Ordine dei giornalisti". Nella lettera, inviata a Del Boca, Iacopino scrive anche: "Caro Lorenzo, le parole usate nella lettera con la quale mi chiedi di ritirare le dimissioni da segretario dell'Ordine non mi lasciano indifferente. Sento il bisogno, prima d'ogni altra cosa, di ringraziare te e quanti in esecutivo le hanno condivise. Da quando, il 26 settembre scorso, ho presentato le dimissioni sono accadute cose che, francamente, non avrei immaginato. Ci sono stati 82 colleghi, membri del Consiglio, i quali hanno voluto sottoscrivere un documento che leggo certo come un atto di affetto, ma soprattutto come la condivisione di un lavoro fatto nell'interesse dell'Ordine e un invito a continuarlo. Mi piace pensare che quell'appello contenga anche la conferma o l'annuncio della disponibilit… dei sottoscrittori ad un coinvolgimento personale ulteriore. Ci sono stati 11 presidenti di Consigli regionali che hanno dimostrato di aver apprezzato il faticoso lavoro teso a stabilire tra loro e il Cnog un rapporto stabile e costruttivo. Ne scorro i nomi e trovo conferma che quando si opera affrontando i problemi non ci sono distanze che siano incolmabili. Semmai resta l'amarezza di aver verificato che non basta essere geograficamente vicini perch‚ non tutti hanno la capacit… di manifestare in pubblico quel che testimoniano nel privato, soprattutto se subentrano pressioni moralmente discutibili per chi se ne rende responsabile, qualificanti per chi le subisce. E ci sono stati, in un numero che il pudore mi impedisce di citare, quelli che io chiamo i miei 'bimbi degli esami'".