Libertà di Stampa

Sarebbe garantita dall’articolo 21 della nostra Costituzione, essendo uno dei principi fondamentali di una democrazia. È la libertà di stampa, alla quale, il 3 maggio di ogni anno, si dedica la giornata mondiale e per la quale l’associazione dei giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa” ha organizzato una manifestazione. Manifestazione che si è svolta all’Istituto tecnico Industriale “Monaco” e alla quale hanno preso parte direttori e giornalisti di quotidiani ed emittenti televisive calabresi e responsabili di agenzie di stampa.


L’incontro nell’istituto diretto da Ennio Guzzo, ha costituito un momento molto stimolante per gli studenti e gli insegnanti di varie scuole superiori cittadine che hanno preso parte attiva al dibattito sulla situazione in Italia della libertà di stampa.
La discussione, introdotta dal presidente dell’associazione “Sessa”, Gregorio Corigliano, è partita dagli spunti forniti dal libro “La macchina delle bugie” di Loris Mazzetti, capostruttura di Rai Tre e tra i collaboratori più stretti di Enzo Biagi. Secondo Mazzetti, infatti, la libertà di stampa c’è, ma il problema è che si tenta continuamente di negarla. Al dibattito, oltre a Mazzetti, hanno partecipato il direttore di Calabria Ora Paolo Pollichieni, il direttore di Teleuropa Network Attilio Sabato, il caposervizio di Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, il caporedattore del Tg3 Calabria Pino Nano ed il responsabile dell’Agi regionale Alessandro De Virgilio.


Sono pervenuti, inoltre, i messaggi di saluto del presidente dell’Ordine dei giornalisti calabresi Giuseppe Soluri e del presidente della Federazione nazionale della stampa Roberto Natale. Tramite il video, invece, sono arrivate le considerazioni del direttore di Gazzetta del Sud Nino Calarco, e del provocatorio e celebre giornalista Marco Travaglio.
Si è trattato di un incontro molto intenso ed interessante, che ha affrontato alcuni degli argomenti più attuali e scottanti. Secondo “Reporters without borders”, l’Italia, infatti, è al quart’ultimo posto tra i paesi europei in quanto a libertà di stampa. Immediatamente alle spalle di nazioni uscite dal regime comunista meno di vent’anni addietro.


Si è discusso quindi delle garanzie che un vero governo democratico dovrebbe dare ai cittadini, così come della figura e delle responsabilità del direttore del giornale o dell’emittente televisiva. Ma anche delle decisioni del semplice giornalista che a volte, secondo Pino Nano, decide di autocensurarsi.


La scelta dell’Itis Monaco come location della manifestazione non è stata casuale: da alcuni mesi la scuola cittadina collabora con l’associazione Sessa per far conoscere agli studenti il mondo del giornalismo. All’incontro, infatti, hanno partecipato anche i redattori del giornale degli studenti “I colori dell’A. Monaco”, coordinato dalla professoressa Katia Lombardo.

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