Giornalismo in Dizione: il saggio finale dei giornalisti cosentini

Si è svolto lunedì, presso il Salone degli Specchi, il saggio che ha suggellato il corso di dizione per i giornalisti cosentini, organizzato dal Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, in collaborazione con la Cooperativa “Teatro in Note”. Il corso, dal titolo “Le Parole Allo Specchio”, ha  avuto inizio nel novembre scorso, ed è stato aperto a tutti i giornalisti, pubblicisti e professionisti, della carta stampata, della radio e della televisione, che lavorano nella provincia cosentina. A dirigere, in qualità di insegnante, è stata l’attrice e regista teatrale Vera Segreti, che si è avvalsa della preziosa collaborazione di Valentina De Filippis. Quattro mesi per imparare a parlare correttamente la lingua italiana, attraverso un duro lavoro, che ha richiesto l’assidua frequentazione dei corsi da parte dei giornalisti, nonché un costante studio delle regole spiegate nel corso delle lezioni. L’importanza di parlare correttamente è andata sempre crescendo da quando, anche grazie alla rete, sono state abbattute tutte le barriere della Comunicazione e il risultato conseguito dai professionisti dell’informazione calabrese è stato proprio l’oggetto del saggio, organizzato come una sorta di conferenza sul giornalismo, sull’informazione e sulla società – leggi piaga del lavoro precario.

I corsisti – rivolgendosi al pubblico in perfetta dizione – hanno indossato i panni, di volta in volta, del relatore, del presentatore o del semplice testimone diretto. Ha introdotto Monica Perri, che ha ricordato i momenti trascorsi tra “i banchi” del corso, prima di lasciare spazio ai colleghi. Il saggio è proseguito con le parole di Emily Casciaro, dedicate al valore fondamentale della cronaca, perché i fatti che non sono raccontati, in un certo senso, è come se non fossero mai avvenuti. L’amore per quello che molti considerano il più bel mestiere del mondo è dichiarato apertamente in un breve passo letto da Serafino Caruso, tratto dagli scritti di Oriana Fallaci, che preferì farsi licenziare dal quotidiano in cui lavorava all’inizio della sua carriera, piuttosto che scrivere un articolo in favore di un leader politico (Togliatti), che non ammirava. A seguire il breve dibattito su libertà di stampa e garanzia di altri diritti costituzionalmente garantiti: il diritto alla privacy e alla segretezza; temi che agitano la dialettica politica italiana da non poco tempo. Degno di nota anche il monologo di Matteo Dalena, che tra il serio e il faceto ha toccato le corde della compravendita di articoli di giornale: “se qualcuno mi offre dei soldi al termine della mia intervista – osserva il giovane Dalena – probabilmente significa che qualcuno prima di me li ha accettati”. Commovente l’intervento di un’altra giovane, Chantal Castiglione, dedicato a Pippo Fava, giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1984, e a tutti quei colleghi che hanno perso la vita per la propria passione: per la libertà di raccontare, anche quando farlo ha significato andare incontro alla morte.

Una particolare testimonianza diretta è stata invece quella del fotografo Mario Tosti, che visibilmente emozionato ha ripercorso la sua carriera, svelando le origini e l’evoluzione del suo rapporto con la macchina fotografica, la giornalista per eccellenza. In conclusione, sono arrivati i ringraziamenti di Vera Segreti al presidente Oliverio e all’assessore Corigliano, entrambi presenti al Salone degli Specchi.  Poche ma sentite parole sono state spese anche da  Gregorio Corigliano, presidente del Circolo della stampa di Cosenza, che ha incoraggiato i più giovani, tra i suoi colleghi, a proseguire i rispettivi percorsi professionali, sebbene consapevole delle enormi difficoltà odierne (scarse risorse economiche e l’avvento di internet), ricordando i principi cui deve attenersi un professionista, che deve avere l’istinto, la passione per la scrittura nel sangue, ma soprattutto perseveranza. Infine, Corigliano ha auspicato la nascita di una conferenza regionale sull’informazione, che aiuti professionisti affermati e le nuove generazioni a essere ancora più preparati e competitivi in quello che, oltre a essere il più bello, è anche il più difficile dei mestieri, perché ti entra dentro e non ti abbandona mai: il giornalismo. Al termine della manifestazione, il presidente Mario Oliverio e l’assessore Maria Francesca Corigliano hanno tenuto a complimentarsi con insegnanti e corsisti per il felice risultato raggiunto.

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