Banca Mondiale: Un’opportunità per Giovani e Imprese

La Banca Mondiale, un’opportunità per giovani e imprese, in un dibattito all’UniCal -La più grande povertà di una paese è la sottoutilizzazione del suo capitale umano, che prende le forme di disoccupazione, sottoccupazione, migrazione e con esse la fragilità dei sistemi di educazione e formazione.

I sistemi scientifici (università, istituti di ricerca, organi responsabili delle politiche) debbono, parimenti al sistema d’imprese, sviluppare una nuova consapevolezza della responsabilità sociale e non più solo essere promotori delle libertà individuali, naturalmente sempre da difendere da forme di imposizioni di parte.

In questo quadro occorre ripensare profondamente la concezione stessa delle politiche di cooperazione internazionali e in particolare quelle che vedono protagonisti Europa e paesi più poveri e fragili, a noi più vicini, geograficamente.

E’ in questo ambito di valori e prospettive che questo pomeriggio, nell’aula “Umberto Caldora” dell’Università della Calabria, è stato presentato il volume “Banca Mondiale: Un’opportunità per giovani e imprese – Lavorare con un’organizzazione internazionale e combattere la povertà nel mondo”, di Tindaro Paganini, Senior Trade and Competitivenessw expert della World Bank con sede centrale a Washington.

Un evento, organizzato dall’Associazione Artes (Innovation for Sustainable Growth), in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Università della Calabria ed il patrocinio del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza, rappresentato nella circostanza con un breve indirizzo di saluto del Vice Presidente, Franco Mollo, e dal tesoriere, Franco Bartucci.

Il tema della internazionalizzazione e della cooperazione destinata a combattere la povertà nel mondo si può dire che sia ormai di casa all’Università della Calabria; lo dimostra il numero degli studenti stranieri che quest’anno frequentano i corsi di laurea che come ha sostenuto il responsabile dell’Ufficio Speciale di Relazioni Internazionali, Giampiero Barbuto, ammontano a circa 770 provenienti da 65 paesi con un numero prevalente di Wietnamiti (79) e Cinesi (52); mentre si è registrato nell’anno accademico in corso un incremento di immatricolazioni con 249 studenti provenienti da 44 paesi. Tutto questo grazie al buon lavoro finora condotto dal delegato del Rettore, prof. Alberto Ventura, che ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa e soprattutto ha auspicato maggiori collaborazioni finalizzate ad una crescita costante delle presenze straniere nell’Università della Calabria, a cominciare dalla stessa Associazione ARTES, rappresentata da Lilia Infelise, la quale è impegnata prioritariamente in questo ed ha costruito e continua ad ampliare e consolidare una rete multiculturale e multidisciplinare che vede nella condivisa creazione delle conoscenze la leva di rigenerazione e sviluppo dell’economia e del lavoro, oltre che della qualità della vita per tutti. Per questo sono stati promossi dei protocolli di intesa che riunisce più di 12 università europee ed africane e camere di commercio, partner della rete, in Italia e all’estero. L’incontro di questo pomeriggio all’UniCal costituisce una prima occasione di collaborazione.

A seguire i lavori dell’incontro seminario, infatti, c’erano in aula moltissimi studenti stranieri interessati a conoscere la complessità dei problemi in modo da condividere conoscenza per trasferirla nei propri paesi di provenienza. L’autore del libro Tindari Paganini non si è sottratto nel rispondere alle domande mirate a chiarire il modo come aiutare le aziende a districarsi tra le opportunità offerte dalla Banca Mondiale, come anche nel dare spiegazioni nella prospettiva di poter sognare e lavorare dentro l’istituzione per dare un contributo diretto al raggiungimento della propria mission.

L’incontro si è chiuso con degli ottimi contributi scientifici e culturali ad opera della prof.ssa Rosanna Nisticò, e del prof. Alfio Cariola, rispettivamente docenti presso il dipartimento di economia e statistica, nonché di scienze aziendali e giuridiche dell’UniCal.

Franco Bartucci

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