Abituati a raccontare i ì fatti degli altri, suona quasi strano che i giornalisti si siedano attorno un tavolo per un momento di confronto sulla categoria. », invece, successo ieri, nella sala dellíAssindustria, dove il Circolo della Stampa di Cosenza  “Maria Rosaria Sessa” ha organizzato un convegno sugli uffici stampa con un ospite díeccezione: Enrico Paissan, vicepresidente del Consiglio Nazionale dei giornalisti e grande esperto di questa specifica materia del vastissimo universo dellíinformazione.

Il dibattito, introdotto dal presidente della ìSessaî Gregorio Corigliano, condotto dal tesoriere della Sessa Francesco Montemurro – ed al quale ha partecipato una gremita e competente platea di ìaddetti ai lavoriî – Ë stato un utilissimo momento di confronto sui temi caldi dellíinformazione con particolare riferimento ai problemi che riguardano la comunicazione pubblica.

In particolare sí è parlato dellíapplicazione della legge n. 150 del 2000 che disciplina alcune figure legate allíinformazione nelle pubbliche amministrazioni come uffici stampa, portavoce ed urp. In merito Paissan ha evidenziato come esista in Italia un robusto e valido impianto normativo che tutela queste figure professionali che perÚ è scarsamente applicato.

´Bisogna a tutti i livelli – ha detto il numero due dellíOrdine Nazionale – riprendere la battaglia per una applicazione puntuale della 150 che rimane il caposaldo di questa professioneª. Paissan ha spaziato anche sul ruolo dellíinformazione e sulla necessità che si moltiplichino gli spazi di confronto su una professione che vive una profonda crisi che si argina anche guadagnandosi nuove opportunità a livello sia nazionale che locale.

Il vicepresidente, al termine del suo intervento, ha pure evidenziato líassenza a questo appuntamento dellíOrdine regionale e del Sindacato, regolarmente invitati dalla ìSessaî. ´» grave – ha detto – non averli incontrati in questo importante incontro organizzato da un Circolo che sta facendo molto per la categoria e che Ë una realt‡ dinamica che mi ha favorevolmente impressionatoª.