Antonio Nicaso, “Dire e non dire”

Dice di non essersi mai preso sul serio, eppure Antonio Nicasio è considerato uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo, autore di bestseller internazionali sull’argomento tradotti in molte lingue. Nativo di Caulonia, paese in provincia di Reggio Calabria dal quale è partito alla volta del Canada con l’incertezza di chi è alla ricerca del proprio futuro, oggi insegna “Storia delle organizzazioni criminali” all’Università di Middlebury, nel Vermont, oltre ad essere giornalista apprezzato e studioso stimato dei fenomeni criminali di tipo mafioso. In questo periodo è anche all’Università della Calabria, dove tiene il corso “A scuola di antimafia 2”, per Scienze Politiche e Sociali, nel progetto “Legalità, criminalità e territorio” proposto da Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) con il sostegno di Camera di Commercio e Prefettura di Cosenza. Data la permanenza in città, Nicaso ha colto l’invito del Circolo della Stampa di Cosenza e, in occasione della presentazione del suo ultimo libro scritto a quattro mani con Nicola Gratteri, ha dialogato con piacere, raccontando di sé e del volume, in compagnia del presidente del Circolo Gregorio Corigliano e dell’amico e collega Arcangelo Badolati, caposervizio di Gazzetta del Sud, anch’egli autore di numerose pubblicazioni sull’argomento. Leggi il resto dell’articolo »

Fimmine Ribelli

Lea Garofalo, Titta Buccafusca, Cetta Cacciola e Giusy Pesce. Sono “fimmine ribelli”, donne che non si sono piegate al loro destino di appartenenti a famiglie ’ndranghetiste. Una di loro continua a lottare, a rifiutare la realtà che le è stata imposta. Rappresenta il punto di partenza verso una nuova prospettiva, verso una realtà, quella dei paesi vessati dalle mafie, che inizia a rifiutare familismo amorale, matrimoni combinati, avvocati corrotti, giornalisti compiacenti e sacerdoti “silenziosi”. Le storie delle donne che hanno detto “no” sono state raccontato agli studenti del liceo statale “Della Valle”, durante l’incontro organizzato dal circolo della stampa che porta il nome di “Maria Rosaria Sessa”, anche lei donna-vittima, sì, ma di una violenza diversa. Il confronto con gli allievi è stato presentato dal dirigente scolastico Loredana Giannicola, che ha fatto gli onori di casa insieme alla coordinatrice dell’incontro, la professoressa Lidia Fusaro. Sono intervenuti: il presidente del circolo di giornalisti cosentini, Gregorio Corigliano, il caposervizio di “Gazzetta del Sud” e scrittore, Arcangelo Badolati e il giornalista e scrittore Lirio Abbate, autore di “Fimmine ribelli”. Il libro è stato presentato anche ieri pomeriggio alla Ubik.

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Giornata mondiale della libertà di stampa

Il Circolo della Stampa di Cosenza “Sessa” invita a celebrare la “Giornata mondiale della libertà di stampa”, giorno 3 Maggio 2013, a Cosenza (in allegato locandina ed invito). Sarà presente il vicepresidente dell’Ordine nazionale, Enrico Paissan, che, alla fine del convegno, sarà a disposizione dei colleghi per rispondere a quesiti su legge uffici stampa e nuove regole per il praticantato d’ufficio.